Difendere il settore, promuovere il prodotto italiano, pianificare e stimolare progettualità: questo serve per dare inizio al cambiamento. Oggi più che mai abbiamo la necessità di sviluppare un percorso che ci consenta di superare questo momento di difficoltà, per tutti
ma in particolare per gli allevatori.
A riguardo, i grandi temi sono certamente salute e antibiotico, sostenibilità e, non da ultimo, il mercato.
In zootecnia la tecnologia è in continua evoluzione, principalmente mirata ai grandi temi del momento cioè sostenibilità e aspettative del consumatore.
L’evoluzione tecnologica infatti è, indubbiamente, una strada indispensabile da intraprendere per rendere ancora più green un comparto che già di per sé lo è.
Alcuni studi epidemiologici hanno messo in discussione la salubrità della carne. Ma una loro analisi critica evidenzia che è palesemente sbagliato considerare a priori questo alimento come un fattore di rischio per la salute del consumatore. Anzi, assumendo carne rossa magra in quantità corretta, nell’ambito di una dieta bilanciata, si apportano nutrienti utili per la prevenzione di molte patologie.
Come tutte le attività antropiche, l’agricoltura contribuisce alla produzione di gas serra ma non è certamente la principale responsabile. Industrie, trasporti e produzione energetica occupano infatti una posizione ben più importante rispetto al comparto agricolo. Eppure la zootecnia risulta sempre una tra le principali cause, anche per le continue e incessanti informazioni denigratorie divulgate da personaggi tanto famosi quanto incompetenti.
Il prezzo attuale dei bovini pronti da macello non solo dovrebbe rimanere stabile, ma persino aumentare, e ciò si può solamente realizzare se da un lato le diverse filiere italiane incominciassero con serietà, continuità e decisione a valorizzare le proprie produzioni.
Intervista al professor Carlo Angelo Sgoifo Rossi.